Pagine

Powered By Blogger

mercoledì 1 agosto 2012

L'UNIVERSO RIFLESSO






Ci sono domande destinate a restare senza risposta, se gli occhi guardano in una sola direzione, in una sola prospettiva. Com'è fatto l'Uomo, la Natura, l'Universo? Come funzionano le leggi che regolano la Vita? E chi e cosa regola queste leggi? Siamo vittime della Vita o artefici della stessa? Quanto contano le nostre decisioni a determinare il nostro destino? Se esistessero verità assolute a questi quesiti, non si continuerebbe a cercare le risposte che possano saziare la sete di conoscenza. Certamente il Mistero che avvolge questi dubbi è dovuto alla complessità ed inseparabilità dei Sistemi che indaghiamo: l'Uomo, la Natura, l'Universo. Non si possono scindere nè frammentare, e la compresione delle singole parti non aiuta a capire come funziona l'insieme. Poichè l'insieme che forma l'Unità è molto più della somma delle singole parti. "Polvere eri, e polvere ritornerai" cita la Bibbia. Ma come fa quella polvere a prendere forma, provare emozioni, amare e soffrire?

In definitiva, cosa tiene insieme l'Universo in una miracolosa struttura dinamica? E torniamo all'incapacità di comprendere lo stesso Universo, comprensione che ci sfugge come il ventro tra le dita. Se voglio penetrare l'Essenza del vento, non sarebbe più facile osservando come egli muove le fronde degli alberi, increspa il mare e trasforma le dune del deserto? Se si vuole osservare il "movimento del Sole", non osservavano gli antichi lo spostamento dell'ombra rispetto ad uno strumento statico, chiamato meridiana?

Capire e comprendere (dal latino prendere con sè, integrare a sè) ciò che ci è inafferrabile diventa possibile quando osserviamo gli effetti che procura su ciò che è a noi afferrabile: la materia. Come riconosciamo l'Amore che ci pulsa dentro, se non attraverso sensazioni fisiche? Ma non sono le palpitazioni, sudorazioni, insonnia, ed eccitazione a definire l'Amore. Essi sono solo sintomi che riflettono sul corpo il sentimento.

E se vogliamo meglio conoscerci dentro, spiritualmente, verrebbe allora più semplice osservando ciò che ci circonda ed interagisce con noi... e soprattutto come questo ambiente "esterno" cambia attorno a noi.
Per conoscere il nostro" vento interiore" si deve allora osservare come la Natura delle cose si muove sotto il nostro soffio vitale.

Del resto, se vogliamo conoscere l'Universo, basterebbe osservare il suo riflesso sulla Terra, le stelle che riflettono sullo specchio d'acqua che noi chiamiamo Mare.

Jennifer Taiocchi