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venerdì 16 novembre 2012

5 LAMENTI PRINCIPALI DELLA GENTE SUL LETTO DI MORTE. (testimonianza di un’infermiera)




Per  molti anni ho lavorato in reparto di cure palliative. I miei pazienti erano quelli che se ne erano andati a casa a morire. Si condivisero momenti molto speciali. Io stavo con loro nelle ultime 3-12 settimane della loro vita. La gente cresce molto quando si confronta con la propria mortalità.

Imparai a non sottostimare la capacità di qualcuno per la crescita. Qualche cambio fu fenomenale. Ognuno sperimenta una varietà di emozioni, come ci si aspetta: la negazione, la paura, l’ira, il rimorso, anche la negazione e l’accettazione finale. Tuttavia, ogni paziente incontra la sua pace prima di partire, ognuno di loro.

Quando si chiedeva loro in merito a qualsiasi pentimento che avevano o qualsiasi cosa che avrebbero fatto in modo diverso, i temi comuni tornavano ogni volta. Qui ci sono i cinque più comuni.

1.    Magari avessi avuto il coraggio di vivere una vita fedele a me stesso, e non alla vita che altri aspettavano da me.
Questo fu il peso più comune di tutti. Quando le persone si rendono conto che la loro vita è a punto di terminare e la guardano con chiarezza, è facile vedere quanti sogni se ne sono andati senza essere compiuti. La maggior parte della gente non aveva compiuto ancora la metà dei suoi sogni e dovette morire sapendo che era dovuto alle scelte che avevano fatto o a quelle che non avevano fatto.

E’ molto importante onorare almeno alcuni dei tuoi sogni nel cammino. Dal momento in cui perdi la tua salute, è già troppo tardi. La Salute è una libertà di cui pochissimi si rendono conto, finchè non la perdono.

2.    Mi piacerebbe non aver lavorato tanto duramente.
Questo venne da ogni paziente di sesso maschile. Gli mancava la gioventù dei loro figli e la compagnia del congiunto.  Anche le donne espressero questo peso. Però la maggior parte erano di una generazione anteriore, per cui molte delle pazienti non erano state sostegno economico della famiglia. Tutti gli uomini di cui mi curai si lamentarono profondamente di aver sprecato tanto della loro vita nel lavoro.

Semplificando lo stile di vita e prendendo decisioni coscienti nel cammino, è possibile che tu non abbia bisogno degli introiti di cui pensi di aver bisogno. E attraverso la creazione di più spazio nella tua vita, sei più felice e più aperto alle opportunità di nuovi destini, che si adattino meglio al tuo nuovo stile di vita.

3.    Magari avessi avuto il coraggio di esprimere i miei sentimenti.

Molte persone soppressero i propri sentimenti con il fine di mantenere la pace con gli altri. Come risultato si conformarono ad un’esistenza mediocre e non arrivarono mai a essere ciò che erano realmente capaci di arrivare ad essere. Molte malattie sviluppate in relazione all’amarezza e al risentimento  ne sono il risultato.

Non possiamo controllare le reazioni degli altri. Tuttavia, anche se le persone possono reagire inizialmente cambiando la forma con cui si sta loro parlando con onestà, alla fine si pone la relazione ad un livello completamente nuovo e più salutare. O è questo, oppure si lascia la relazione malata della tua vita. In ogni caso, ci guadagni.

4.    Mi sarebbe piaciuto essere stato in contatto con i miei amici.
Spesso non ci si rende conto veramente di tutti i benefici dei suoi vecchi amici fino a che arrivano le ultime settimane e non sempre fu possibile localizzarli. Molti di loro erano giunti ad essere invischiati nelle loro proprie vite che si erano lasciati andare amicizie di oro negli ultimi anni. Ci furono molti lamenti profondi circa non aver dato all’amicizia il tempo e lo sforzo che meritavano. Tutti sentono la mancanza dei loro amici quando stanno morendo.

E’ comune per chiunque abbia uno stile di vita occupato a lasciar cadere le amicizie. Però quando ti confronti con la tua morte che si avvicina, i dettagli fisici della vita spariscono. La gente vuole avere i suoi affari finanziari in ordine, se possibile. Però non è il denaro o lo status ciò che ha la vera importanza per loro. Loro vogliono fare le cose in ordine, più per il beneficio di coloro che amano. In generale, tuttavia, sono troppo malati e stanchi di trattare ogni volta questa incombenza. Tutto questo, alla fine, si riduce all’amore ed alle relazioni. Questo è tutto quanto resta nelle ultime settimane, l’amore e le relazioni.

5.    Mi sarebbe piaciuto essermi lasciato essere più felice
Questo è sorprendentemente comune. Molti non si diedero conto fino alla fine che la felicità è una scelta. Essi si erano lasciati intrappolare in vecchi ruoli e abitudini. Il cosiddetto “confort” di familiarità traboccato nelle loro emozioni, così come nelle loro vite fisiche. La paura al cambiamento li aveva portati a fingere verso gli altri e verso a se stessi, che erano contenti. Quando intimamente, anelavano ridere bene e fare stupidaggini nella loro vita di nuovo. Quando sei nel tuo letto di morte, ciò che gli altri pensano di tè è molto lontano dalla tua mente. Che meraviglia essere capaci di lasciarsi andare e sorridere di nuovo, molto prima che stai morendo!

La vita è una scelta. E’ la tua vita. Scegli coscientemente, scegli saggiamente, scegli con onestà. Scegli la felicità.

Fonte:wakeupworld, vida lucida
Trad: Jennifer Taiocchi


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