Nella storia passata, e in quella attuale, ci sono popoli in
continua rivoluzione, in guerra, chi per avidità di potere, e chi per
preservare il proprio…. Ma c’è anche chi lotta per realizzare degli ideali che
possano migliorare la vita di tutti i presenti e discendenti: conquistarsi i
diritti essenziali, come quello di esprimersi, di scegliere un partito, di
scegliere le cure, il lavoro, lo studio, di scegliersi un marito sul principio
dell’amore!... La scelta! Questa è la vera libertà!
Il nostro Paese, insieme a quelli che vengono considerati
“civilizzati”, ha familiarizzato con la parola “diritti”, e l’ha riempita di
significati, ne abbiamo ipertrofizzato il valore, senza distinguere con
nitidezza tra ciò che ci è realmente dovuto e ciò che invece è meritato! Pare
che una volta conquistati questi diritti, tutto sia dovuto e non ci sia più
altro da conquistarsi, nient’altro per cui valga la pena lottare..?
Tra i vari diritti civili, uno importantissimo è il diritto
alle cure! E’ una conquista delle democrazie dei Paesi del vecchio continente, costata
le vite di chi ha combattuto affinché fosse riconosciuto! Conquista che nemmeno
il Paese che sostiene di essere il più potente, evoluto e ricco del mondo, può
realmente vantare. Si dovrebbe forse rivalutare quale sia la reale evoluzione e
ricchezza! Teniamo conto che tre quarti della popolazione mondiale non conosce
questi diritti, non conosce nemmeno il significato di questa parola!
Solo nell’ambito della salute, negli ultimi decenni, con le
rassicuranti certezze della scienza, e con lo stile di vita individualista e
responsabilista si è sempre più diffusa l’idea che non ci sia più differenza
tra diritto alle cure e diritto alla salute. E’ davvero sempre qualcun altro
che deve sempre prendersi la responsabilità dei tuoi impegni? La salute non è un
oggetto che possiamo comprare, né barattare, non è qualcosa che i medici
possano infondere, né una grazia da concedere. La salute è il frutto delle
nostre scelte di vita, giorno dopo giorno! E’ qualcosa che dipende solo da ogni
singola persona. I medici intervengono per cercare di aiutare l’organismo a
superare una difficoltà, dovrebbero sostenere la persona con ogni mezzo al fine
che questa possa ritrovare la via per la salute, non prevaricarla. Se la
malattia è frutto del nostro stile di vita o è il meccanismo attraverso cui il
corpo risponde ad uno malsano stile di vita, non è accanendoci contro il corpo
che risolviamo il problema! Non è nel corpo la causa, né additando qualche
agente che ci aggredisce da fuori! Il
corpo piange solo le conseguenze delle nostre scelte di vita! Non è
soffocandone il pianto che gli restituiamo la gioia della salute!
Allora comprenderemo che il nostro destino sta nelle nostre
scelte! Perché la scelta è la vera libertà. La scelta è il seme del nostro
destino. E il nostro destino comincia nei nostri pensieri, nelle nostre
convinzioni. Come citava Albert Einstein “è più facile spezzare un atomo che
rompere una convinzione”. Se un destino esiste, forse dovremmo cercarlo nei
nostri pensieri, là lo troviamo, lo riscopriamo e lo costruiamo! E
disancoriamoci dall’ossessione dei diritti… perché i diritti garantiscono
l’accesso alle cure, non la salute! I diritti garantiscono l’accesso allo studio,
non la promozione! I diritti tutelano il contratto di lavoro, ma non il merito
di trovarne uno! I diritti garantiscono la libertà di pensiero, ma non il
plauso degli altri.
Già il Mahatma Gandhi aveva richiamato alla responsabilità
personale.
Le
tue convinzioni diventano i tuoi pensieri.
I
tuoi pensieri diventano le tue parole.
Le
tue parole diventano le tue azioni.
Le
tue azioni diventano le tue abitudini.
Le
tue abitudini diventano i tuoi valori.
I
tuoi valori diventano il tuo destino.
Riprendiamoci in mano il diritto alla scelta, e solo così
potremo essere davvero i veri responsabili del nostro destino, senza lasciarlo
nelle mani di politici o politicanti, religioni, scienziati, o di chi pretende
di decidere per noi! Nessuno meglio di noi sa cosa è bene per noi!
Jennifer Taiocchi
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